lunedì 24 marzo 2008

Più Cultura per tutti!

Abbiamo mai ascoltato slogan simili dai nostri politici? Certo che no! La Cultura, tanto scientifica quanto umanistica, nei programmi dei partiti italiani sembra ricoprire sempre più un ruolo di second'ordine.
Eppure, che nel nostro bel Paese di Cultura (con la C maiuscola) ve ne sia un gran bisogno lo testimoniano anche i dati riportati in un articolo del Prof. Tullio De Mauro, noto linguista, apparso sul sito di INTERNAZIONALE un paio di settimane fa dal significativo titolo "Analfabeti d'Italia" e che credo dovrebbe far riflettere.
Da due indagini comparative svolte in diversi paesi tra il 1999 e il 2005 l'italia batte praticamente tutti: soltanto il venti per cento degli adulti infatti saprebbe veramente leggere, scrivere e far di conto. Un dato assai preoccupante che tanto la politica quanto molti mezzi di informazione sembrano però aver ignorato o quasi.
Non sarebbe forse il caso, viste le elezioni ormai alle porte, di tornare a parlare di educazione, di scuola, di università, di ricerca, di formazione... di futuro? Già, perchè se non si imparerà ad investire prima di tutto sul nostro capitale umano, rendendolo competitivo prima di tutto
sul piano delle conoscenze, beh, probabilmente a poco servirà stare a discorrere di ristagno economico e produttivo, di crisi del lavoro, di scarsa partecipazione alla vita pubblica e democratica dei giovani e così via.

sabato 22 marzo 2008

Auguri di buona Pasqua!

Auguro a tutti una Pasqua serena e vi saluto con un pensiero del grande Tiziano Terzani:

"Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l'insicurezza, l'ingordigia, l'orgoglio, la vanità... Lentamente bisogna liberarcene. Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e che riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi. E il momento di uscire allo scoperto; è il momento d'impegnarsi per i valori in cui si crede. Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale molto più che con nuove armi."

(Da: LETTERE CONTRO LA GUERRA)

mercoledì 19 marzo 2008

Prima gli affari, poi i diritti umani... ma con discrezione!

Sembra proprio essere questo il messaggio, neppure tanto subliminale,
che il mondo cosiddetto libero sta facendo passare in questi giorni
sulla sanguinosa repressione in Tibet. Prima il glissare del Vaticano
(anche se oggi, in modo soft Ratzinger ha rotto il silenzio) e accanto
l'utilitaristica cautela dei governi. Dov'è finito tutto
l'anticomunismo occidentale? Dov'è finita tutta la nostra sensibilità
verso il rispetto dei diritti umani?
Ah già, tra qualche mese si celebreranno le Olimpiadi, con gli annessi
e connessi legati a un evento sempre più svuotato del suo significato
originario, dove la passione per il business supera di gran lunga
quella per lo sport.
"Gli atleti italiani rinuncino alle Olimpiadi": è stato l'appello di
Beppe Grillo lanciato dal web. Credo anche questo potrebbe
rappresentare un bel modo per testimoniare la nostra solidarietà a un
popolo fra i più pacifici del pianeta e che attraverso la sua
religione mai ha portato sangue, ma solo AMORE e RISPETTO per tutte le
creature viventi.
E se Olimpiadi ci dovranno essere, beh, i giornalisti facciano la loro
parte raccontandoci, oltre alle gare s'intende, anche qualcosa di
quella Cina che dai riflettori dell'informazione amerebbe tenersi un
tantino troppo alla larga.

P. S. Esprimo la vicinanza di questo mio piccolo blog e spero anche di
coloro che lo frequentano, al Dalai Lama e alla sua gente.

lunedì 17 marzo 2008

L'assordante silenzio di Benedetto

Confesso di esser al quanto sconcertato, anche se non credente, dal silenzio del Vaticano sulla repressione in atto in queste ore in Tibet. Di fronte a tanta inaudita violenza a danno di innocenti inermi v'è a mio avviso un obbligo morale ancor prima che religioso e politico, di gridare tutta la propria indignazione.
Nell'entourage del Pontefice qualcuno ha motivato questa scelta, a quanto sembra con un po' di imbarazzo, con la necessità di salvaguardare i già non facili rapporti della Santa Sede con la Cina. Mi pare francamente un eccesso di realismo politico che fa assai poco onore tanto alla Chiesa cattolica come Istituzione, quanto a coloro che in essa si riconoscono.

giovedì 13 marzo 2008

Un po' di sana onestà intellettuale!

Il dibattito politico è rivolto in queste ore al caso della candidatura di Ciarrapico nel centrodestra e più precisamente al suo non aver mai rinnegato la propria appartenenza ideologica al fascismo. Da una certa area culturale poi, la sua presenza nelle liste del P.D.L. sembra divenuta quasi una sorta di spot elettorale!
Premetto, chi mi conosce lo sa bene, di non aver mai avuto alcuna simpatia né per le "gesta" tutt'altro che gloriose espresse dai protagonisti del ventennio, né tanto meno, tornando ai giorni nostri, per il Silvio pensiero.
Gli studi storici e una conseguente pubblicazione mi hanno piuttosto portato ad approfondire e amare la figura e l'opera di Carlo Rosselli, fiero oppositore e vittima troppe volte dimenticata del totalitarismo nazifascista.
Mi sembra tuttavia al quanto esagerato il rumore creatosi intorno a questa vicenda. Non dimentichiamo che alcuni illustri e autorevoli esponenti dell'ex centrosinistra e dell'attuale sinistra cosiddetta radicale si sono con orgoglio più volte proclamati e tuttora si proclamano comunisti, senza che giornali ed intellettuali se ne siano mai meravigliati.
Eppure, non serve ce lo ricordi il Cavaliere, anche il comunismo, quanto a misfatti non è stato certamente da meno!

giovedì 6 marzo 2008

Tina: una vita per le donne

Con la morte di Tina Lagostena Bassi è' venuto a mancare uno dei punti
di riferimento più significativi nell'ambito della difesa di tante
donne vittime di abusi. Avvocatessa coraggiosa e determinata trovò
sempre la forza di rompere quel muro di silenzio e perchè no, di
indifferenza che per tanto tempo aveva caratterizzato buona parte
della società italiana su questo argomento.
Fu lei ad usare per la prima volta in un'Aula di Tribunale la parola
stupro. E fu sempre lei, col suo impegno civile e politico, tanto in
Italia quanto in Europa a battersi per una sempre maggiore
consapevolezza e affermazione dei diritti delle donne.
Questo Paese non la dimentichi!

martedì 4 marzo 2008

E sul lavoro si continua a morire...

Mentre in questi giorni i partiti sembrano impegnati a compilare liste, a disegnare organigrammi, a snocciolare sondaggi, a passare da questa a quest'altra tv e a dispensare promesse di chissà quale cambiamento, sul lavoro si continua a perdere la vita.

Cinque operai morti: è questo il bilancio dell'ultima strage, mi sento purtroppo di non definirla in altro modo, accaduta ieri a Molfetta, nel corso delle operazioni di pulitura di una cisterna contenente zolfo.

Nel linguaggio del politically correct si chiamano "morti Bianche". Sono le vittime, troppe volte indifese, di un'Italia che sta svuotando il lavoro di qualsiasi significato che non sia riconducibile al mero produrre. Un numero a dir poco agghiacciante di incidenti, più di un milione l'anno con oltre mille morti, senza considerare il sommerso.

Anche stavolta assisteremo ai soliti discorsi di rito, vedremo sfilare i soliti cortei, osserveremo il solito minuto di silenzio, sentiremo pronunciare i soliti "mai più!". Poi, come sempre, il sipario calerà… fino al prossimo atto.