Al di là delle intercettazioni il cui giudizio ultimo spetterà soltanto alla Magistratura, al di là delle inchieste interne subito avviate dalle due Aziende fa un tantino sorridere il polverone politico di questi giorni a seguito dell’articolo di Repubblica su accordi, per così dire sottobanco tra Viale Mazzini e Mediaset. Forse che noi poveri e troppe volte irresponsabili telespettatori non c’eravamo accorti che di concorrenza nell’offerta dei programmi delle due aziende non v’era neppure l’ombra? Forse che non c’eravamo accorti che i palinsesti erano praticamente identici? Forse che non avvertiamo tutti i giorni che gira e rigira i tg, i programmi di approfondimento (si fa per dire), i talkshow sembrano l’uno la copia dell’altro?
Certo, se poi tale modus operandi sia avvenuto, ribadisco il se, in forma più massiccia o illecita durante il governo del Centrodestra, con una sorta cioè di padrone unico per entrambi i poli tv, beh, la questione ha un solo nome: conflitto d’interessi. Eh già, proprio quella questione che tutti da tredici anni e a seconda dell’opportunismo politico sembrano voler affrontare, che viene agitata come uno spauracchio, propagandata, mistificata, demonizzata e infine dimenticata. Nel periodo 1996-2001 il, anzi, i governi di centrosinistra avevano promesso di occuparsene, auspicandola ma mai realizzandola. E sempre il governo di centrosinistra poi nel 2006 l’aveva posta fra le sue priorità. E’ passato un anno e mezzo … attendiamo fiduciosi il consueto, per l’Italia tutta naturalmente, favorevole riscontro!
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1 commento:
Il problema è che se dovessero risolvere la grana "conflitto di interessi" del Berlusca dovrebbero poi passare in rassegna tutti i conflitti di interessi tra i politici e le banche, le coop, le "IRI", le "telecom-Serbia", le "Unipol".....allora meglio far finta di litigare e dare l'impressione che dx e sx siano veramente l'una contro l'altra...Per fortuna ci potrebbero essere i Savoia a dire qualcosa di nuovo!!!
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