giovedì 31 gennaio 2008

Italiani Brava Gente...

Ormai, siamo onesti, parlar male della classe politica è diventato un po' come sparare sulla Croce Rossa: a testimoniare il lavoro svolto dai governi, tanto di sinistra quanto di destra v'è un Paese a mio modesto parere giustamente definito in declino da più di un'autorevole testata giornalistica straniera.

Ma che dire di noi? Dico noi cittadini che dai politici veniamo sempre chiamati in causa, una volta per scendere in piazza, una volta per disertare questo o quel referendum, una volta per pagare le tasse e un'altra per non pagarle.

Credo sia corretto e intellettualmente onesto iniziare anche noi ad interrogarci su quanto facciamo o potremmo fare per questa Nostra Italia.

Ad ognuno di noi capita quotidianamente di confrontarsi, in prima o in terza persona, con comportamenti tutt'altro che civili e ben lontani da qualsiasi senso del bene comune.

Partiamo pure dalle piccole cose: quante volte per esempio i parcheggi riservati ai disabili vengono occupati, con la scusa dei cinque minuti, da chi non ne ha per sua fortuna diritto? Oppure quante volte la carta del chewingum o il pacchetto vuoto di sigarette finiscono per terra anziché dentro il cestino dei rifiuti? Quante volte per far prima evitiamo la raccolta differenziata? E ancora quante volte fingiamo di dimenticarci di chiedere all'idraulico, all'elettricista, al muratore, al dentista e così via, confidando in un po' di sconto, la ricevuta fiscale al termine di un lavoro?

Sono solo degli aspetti, magari secondari e trascurabili potrebbe dire qualcuno, ma emblematici di una società.

I politici non sono dei marziani calati sulle istituzioni a nostra insaputa… i politici ce li mettiamo noi scegliendoli attraverso il voto, per convinzione, per simpatia, per convenienza o a volte pure per ignoranza.

Chissà se con una società più consapevole dei propri doveri, ma anche dei propri limiti, la politica sarebbe più pulita e meno lontana?

sabato 26 gennaio 2008

Per il Bene del Paese…

A poche ore dalla caduta del Governo non v’è politico o partito che oggi non proponga la sua ricetta per curare i malanni italiani.
- Per il bene del Paese è meglio andare al voto… - per il bene del paese occorre un governo tecnico… - per il bene del paese occorre fare le riforme…
Di fronte al tutt’altro che incoraggiante spettacolo offerto dalla politica negli ultimi giorni fino alla vergognosa gazzarra di ieri in senato (al confronto i rifiuti in Campania sembrano un salubre prato di montagna), sul serio qualcuno vuole ancora farci credere d’aver a cuore gli interessi di noi cittadini?
Siamo seri: sappiamo tutti che non saranno né una legge elettorale prodotta alla spicciolata da un governo di transizione che dovrà per forza di cose cercare di mettere d’accordo tanto i grandi quanto i piccoli partiti, né tanto meno i prossimi possibili miracoli di Mister B a restituire dignità e credibilità alla nostra Italia.
Forse sarebbe un bel gesto da parte di tutti fermarsi e provare a riflettere sui veri mali che da troppo tempo affliggono la vita pubblica: mi riferisco per esempio alla sempre più diffusa disonestà intellettuale di molta stampa e al sempre più carente senso del bene comune. Male quest’ultimo tuttavia che non riguarda soltanto i politici ma anche parecchi cittadini.
So bene che a cambiare governo ci si impiega meno che a cambiare una cultura, ma forse è soltanto da qui che si potrà giocare la vera sfida sul futuro.

giovedì 24 gennaio 2008

Italia: un Paese a Sovranità Limitata



La bufera sulla volutamente mancata visita del Papa alla Sapienza sembra essersi un po' placata. Ciò non toglie, tuttavia, che il problema di un'ingerenza sempre più massiccia della Chiesa nella nostra vita pubblica  e civile esista e necessiti di essere affrontata. Non mi pare infatti vi siano argomenti di natura etica che in questo Paese possano essere affrontati con la serenità che una pacifica convivenza imporrebbe.
Famiglia, ricerca  medico-scientifica, eutanasia, contraccezione, fecondazione assistita e chi più ne ha più ne metta, fino alla mai troppo chiacchierata Legge 194 sull'aborto sembrano divenuti ormai dei tabù. Col favore e perchè no, la complicità di una classe politica debole, guidata fin troppo spesso dal mero opportunismo e di una certa stampa sottomessa al potente di turno, questi temi divengono motivo di esasperato scontro ideologico tra opposte fazioni.
Il vedere così tanti politici in pellegrinaggio a Piazza San Pietro domenica scorsa per portare solidarietà a Ratzinger beh, almeno a me, ha dato più la sensazione della sottomissione che di una manifestazione di amore verso la libertà di parola.
Non sarebbe forse più Cristiano da parte dei nostri politici, non sempre vergini sotto il profilo morale, occuparsi dei bisogni concreti dei cittadini, di qualsiasi credo, lasciandoci almeno padroni della nostra coscienza?

martedì 22 gennaio 2008

Pensionamento anticipato per ITALIA.IT

Proprio così: il portalone, uno fra i progetti più fallimentari,
inaugurato all'incirca un anno fa dal Ministro Rutelli e costato una
quarantina di milioni di euro (avete letto bene), qualche giorno fa ha
chiuso i battenti.
Non solo infatti il sito continuava a proporre clamorosi errori, come
avevano inutilmente denunciato più volte gli operatori del turismo, ma
la sua fruizione da parte dei comuni utenti della rete è stata
pressochè nulla. Insomma, l'ennesimo spreco, ma forse sarebbe meglio
definirlo furto, di denaro pubblico. Un fatto grave a cui il Governo e
una parte della stampa non hanno pensato però di riservare troppo
spazio, nè tanto meno qualche risposta ai Cittadini...

lunedì 14 gennaio 2008

Anno nuovo... problemi di sempre!!!

Già, perché in questo strano Paese i problemi quand'anche travestiti da emergenze sono sempre gli stessi da anni, se non addirittura da decenni.
Ma come si fa a chiamare emergenza quella dei rifiuti in Campania? Ci vuol proprio un gran bel coraggio, tanto da parte della politica, quanto da parte dei cosiddetti mezzi di"informazione".
Negli ultimi giorni, di fronte a uno spettacolo che ha fatto il giro del mondo, il nostro premier, facendo un po' la voce grossa (non che gli riesca troppo bene... ) predica, probabilmente anche a ragione la solidarietà delle altre Regioni verso la "bella Napoli" in un momento tanto delicato come questo.
Come cittadino, credo sia dovere di ognuno fare la propria parte, ma come Italiano, beh, non posso fare a meno di domandarmi, magari con un po' di retorica, se non si tratti ancora una volta dell'ennesima soluzione tampone o dell'ennesima presa per i fondelli... naturalmente griffata made in Italy!