Eppure, che nel nostro bel Paese di Cultura (con la C maiuscola) ve ne sia un gran bisogno lo testimoniano anche i dati riportati in un articolo del Prof. Tullio De Mauro, noto linguista, apparso sul sito di INTERNAZIONALE un paio di settimane fa dal significativo titolo "Analfabeti d'Italia" e che credo dovrebbe far riflettere.
Da due indagini comparative svolte in diversi paesi tra il 1999 e il 2005 l'italia batte praticamente tutti: soltanto il venti per cento degli adulti infatti saprebbe veramente leggere, scrivere e far di conto. Un dato assai preoccupante che tanto la politica quanto molti mezzi di informazione sembrano però aver ignorato o quasi.
Non sarebbe forse il caso, viste le elezioni ormai alle porte, di tornare a parlare di educazione, di scuola, di università, di ricerca, di formazione... di futuro? Già, perchè se non si imparerà ad investire prima di tutto sul nostro capitale umano, rendendolo competitivo prima di tutto
sul piano delle conoscenze, beh, probabilmente a poco servirà stare a discorrere di ristagno economico e produttivo, di crisi del lavoro, di scarsa partecipazione alla vita pubblica e democratica dei giovani e così via.