E' stato emozionante, almeno per me, Cittadino di questo strano,
spesso bizzarro, ma sempre da tutti i punti di vista, buoni e cattivi,
straordinario Paese sentire ieri alla TV il successo della Risoluzione
ONU che esorta tutti gli Stati a stabilire una moratoria al fine
dell'abolizione della pena di morte nel Mondo. Ed è stato ancora più
bello avere la consapevolezza che tale successo ha trovato molta della
sua spinta e della sua energia vitale nell'azione diplomatica
italiana. Un risultato che come ha fatto notare lo stesso Presidente
Napolitano premia non solo le Istituzioni presenti e passate di
qualsiasi colore politico, ma anche le tantissime iniziative promosse
a questo riguardo nell'ultimo decennio dalla società civile.
Dopo tutto, come con l'onestà intellettuale di sempre Arrigo Levi ha
scritto su "La Stampa" di oggi: (cito testualmente) "su alcune
questioni di alto valore civile, non siamo poi così divisi come spesso
sembriamo a noi stessi, e agli osservatori, più o meno benevoli, che
con tanta facilità ci descrivono come un Paese in declino (ripetendo
peraltro, bisogna riconoscerlo, cose che noi stessi non ci stanchiamo
di dire di noi)".
Chissà, forse è anche da risultati come questo e dai valori che lo
hanno reso possibile che si può provare a ripartire, magari, perché
no, con un pizzico di orgoglio in più!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
Anch'io sono convinta che, nonostante tutti i difetti che ci piace ostentare, noi Italiani siamo un popolo buono. Spesso questo termine nasconde sfumature contrastanti, ma io ho voluto usarlo nel senso migliore. Un popolo buono è quello che non affida alla guerra o alla punizione estrema la soluzione dei problemi. Un popolo buono vive di tradizioni e di aperture al mondo e, quando occorre, sa dare il meglio di sè (l'Italia è sempre pronta anche a dare una mano a chi ha bisogno). Sarebbe bello sentirsi orgogliosamente italiani anche quando non si fa goal ai mondiali.
Vi faccio presente che in Iran hanno già pensato di inaugurare la storica giornata con 4 cappi al collo e che in Italia la pena di morte continua ad essere pevista: nelle ultime48 ore altri 4 morti sul lavoro.
Caro Madmax,
sappiamo bene che la Risoluzione approvata non è vincolante e che dovranno essere i singoli Paesi a compiere le scelte più adeguate, ma lasciami almeno credere sia un primo passo concreto dopo anni di chiacchiere e buone intenzioni!
Quanto ai morti sul lavoro che dire? Solidarizzare e manifestare a fatto compiuto, con la consapevolezza che domani è un altro giorno, beh, mi sembra ormai pura retorica.
ok Filippo, te lo lascio credere. Senza fare retorica.
Posta un commento