mercoledì 6 febbraio 2008

Giornata per la Vita... e ancora polemiche!

Lo so, sarebbe più semplice parlar d'altro, ad esempio delle prossime elezioni…

I giornali e le tv in queste ore non stanno facendo altro!

Invece no, non è di sfide tra destra e sinistra che mi interessa parlare, non è il copione ormai consunto di una politica neppure più capace di convincere se stessa ad interessarmi in questo momento.

L'argomento che mi preme affrontare riguarda l'ultima tirata di Benedetto XVI all'Angelus di domenica scorsa su aborto ed eutanasia in occasione della Giornata per la Vita. Presa di posizione per altro ben nota e legittima, ma che non manca di suscitare in me un certo disagio.

Vita… già, intanto mi piacerebbe sapere dagli uomini di Chiesa, lo dico da agnostico e senza alcun intento polemico, che cosa essi intendano quando si parla di vita, se il semplice fatto di un corpo il cui cuore batta, non importa se spontaneamente o per mezzo di una macchina oppure qualcosa di più!

E ancora: chi può assumersi davvero il diritto di sentenziare, assolvendo oppure condannando quelle che sono questioni che attengono solamente alle singole coscienze?

Non mi piacciono i facili giudizi la cui ragion d'essere deriva più da un cieco dogmatismo religioso ma, diciamolo pure anche laicista, piuttosto che dall'esperienza e dal confronto diretto con l'umana sofferenza.

Credo che scegliere o dover scegliere di porre termine a una gravidanza, così come scegliere o dover far scegliere di staccare la spina rappresentino ferite talmente profonde nell'interiorità di chi le vive, da non consentirci altro che non sia una riflessione pacata e ragionata piuttosto che una caccia al peccatore.

Sia chiaro, in uno Stato Laico la Chiesa Cattolica, così come qualsiasi altra Chiesa è libera di esprimere i propri valori e i propri precetti, ma fuori dai palazzi della politica, primo fra tutti il Parlamento, luogo questo dove le leggi scritte devono rappresentare tutti i cittadini, qualsiasi siano le fedi o le convinzioni morali che li animano.

Quanto infine al documento degli atenei romani sulla rianimazione dei feti anche senza il consenso della madre, beh, mi piacerebbe che i medici potessero essere posti nelle condizioni di considerare più la qualità della vita di chi viene al mondo piuttosto che la sua mera sopravvivenza.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono di fretta ma mi piacerebbe tornare sugli argomenti. A tal proposito però ti inviterei a leggere un articolo sul "Giornale" di oggi in cui appare l'intervista ad un rianimatore di feti che porta la sua esperienza. Di vita.

Anonimo ha detto...

Io sono una ragazza credente e quindi mi sento di unirmi alla voce del Pontefice per ringraziare tutti coloro che difendono e proteggono la vita dall'inizio alla fine.
Filippo è evidente che io e te abbiamo idee diverse riguardo a questo tema, ma voglio ringraziarti per aver dato inizio al dialogo con garbo e rispetto.

Anonimo ha detto...

Io amo la vita! La amo davvero e per questo la difendo con forza, la proteggo. Lo scorso aprile, a causa di una bronchite acuta, ho provato cosa significa avere il respiro corto. Mi sembrava di essere schiacciata da un masso: non riuscivo a chiamare per chiedere aiuto, non avevo fiato e non potevo muovere un dito. Mi sembrava di impazzire.
Che PAURA! Che terribile senso di impotenza! Durante quelle interminabili notti ho pensato a chi vive quotidianamente quella condizione senza speranza ed ho capito che la morte, in certi casi, è la sola via d'uscita.
Io voglio una Vita, non il rincorrersi di giorni senza aspettative.

Laura Raffaeli ha detto...

sarò lunghetta, spero di dire tutto qui, per evitare i "porta a porta"..
perchè quando si dice "credente" bisogna per forza essere col "pontefice"? io sono credente, amo la vita e la rispetto al punto che ancora sono viva, ma non sono d'accordo né col papa né con ferrara che lancia una moratoria.
direi "osservante", che per me significa, nel caso della chiesa, seguire senza ragione qualcosa che non parla di vita, nè di libertà, ma impone solo regole, che ognuno ovviamente è libero di seguire.
quanti di coloro che dicono "il papa e ferrara hanno ragione" conoscono bene la legge 194?
quante donne sono andate ad abortire di nascosto per non fare "peccato", solo perchè osservanti della chiesa, ma dimentiche di una religione, con cui la chiesa ha creato il suo potere, senza però osservare per prima molte regole?
la vita? non c'è unalegge che possa definirla per me, so solo che la 194 non è mai stata applicata come doveva, perchè è una legge che parla di vita, di libertà, di salute, di maternità, cose che la chiesa nasconde, obbligando anchi chi è "vivo" solo per mezzi meccanici a non poter decidere se staccarsi da un tubo o meno.
la vita è libertà di pensiero, la maternità va raccontata anche dalle donne, non solo da uomini di potere, ginecologi obiettori compresi.
l'aborto non è una conquista delle donne, ma una conseguenza tragica a cui molte di noi hanno dovuto ricorrere, come molti di noi malati spesso desiderano la morte.
eutanasia non è suicidio, ma rispettare la vita, in casi in cui esiste la stessa solo grazie ad una macchina.
aborto non è non amare la vita, ma rispettare un fattore importante che è quello di poter decidere la propria maternità.
la contraddizione italiana è che si criticano i rom perchè fanno troppi figli, si discriminano e si vieta al tempo stesso il preservativo, la pillola del giorno dopo e l'aborto agli "osservanti".
la 194 non voleva che l'aborto fosse un anticoncezionale, bensì voleva portare la cultura della maternità consapevole, prevedendo ore di educazione sessuale nelle scuole, corsi di sensibilizzazione al fine di non rimanere chiusi in una mentalità medievale e inquisitoria, nella quale chi ci rimette sono solo le donne.
la ricerca ha sempre e per anni studiato la contraccezione solo nei confronti delle donne, imbottite di ormoni negli anni 70, morte di cancro negli anni 90, ma mai e solo di recente ha approfondito la contraccezione nei confronti degli uomini.
se potessi non abortirei, se potessi lascerei la vita a tutti, ma credo che la fobia della chiesa e alcuni politici sia dovuta da numeri che comportano denaro: il nostro è un paese col più basso tasso di natalità, certo non per aborti, e siamo stati quelli che abbiamo importato i cosiddetti extracomunitari, che una volta cittadini italiani, hanno alzato di poco il tasso di natalità per il paese, ed ora non bastano più, siamo sempre agli ultimi posti, quindi le italiane devono cucciolare, possibimente pagando la gravidanza indesiderata a qualche cucchiaio d'oro, visto che le mammane grazie a dio la 194 le ha tolte di mezzo.
per parlare di vita dobbiamo essere vivi, lucidi, presenti, informati, soprattutto di leggi che hanno invece salvato a tante donne proprio la vita.
ci sono troppi casi di malati attaccati ad una macchina, sono moltissimi per dire "chi vuole può staccarsi", perchè il denaro che gira intorno a questi numerosi casi è molto, consideriamo anche questa.
perchè proibire tutto? perchè nascondere realtà? perchè illudere milioni di osservanti quando la chiesa è ai primi posti per multinazionali farmaceutiche, proprio dalle quali esce la pillola, sia mensile che del giorno dopo, comprese le terapie di mantenimento per malati attaccati ad una macchina? e perchè proibire il preservativo? forse perchè la chiesa è ai primi posti nella classifica dei pedofili e una bambina non può rimanere incinta?
quando ci fu il raduno dei papaboys a tor vergata con l'altro papa, il comune di roma impiego giorni e svariati euro per ripulire i prati, perchè smontate le tende dei papaboys, c'era un oceano di preservativi, ovviamente usati di nascosto.
non sarebbe meglio affrontarci tutti per quello che siamo?
ovviamente si sarà capito che sono per l'applicazione reale della 194, per la contraccezione e per l'eutanasia, soprattutto per una parità di diritti, ivi compresa la chiesa nei confronti degli italiani, sarebbe a dire che come noi non entriamo nei loro affari, loro non dovrebbe entrare nei nostri, almeno sulle leggi e la nostra vita, che amo troppo per mettergliela in mano.
ciao, laura

Anonimo ha detto...

"Mi sembra chiaro come la luce del giorno che l'aborto è un crimine."
(MAHATMA GANDHI)
Gandhi non era cristiano tantomeno cattolico. La 194 purtroppo non è stata applicata in maniera totale (vedi ad esempio i programmi relativi a prevenire l'aborto con forme di assistenza alle madri e/o ai padri...), ma da qui a dire che la chiesa è in testa alla classifica (?)dei pedofili e del consumo di pillole contraccettive (che tra l'altro hanno anche altre indicazioni terapeutiche oltre alla contraccezione)penso si rischi di perdere anche un minimo di credibilità da chi fa certe affermazioni.

Laura Raffaeli ha detto...

madmax, speravo di essere stata chiara, se non altro per evitare i "porta a porta":
non ho detto che ai primi posti del consumo di pillole anticoncezionali c'è la chiesa, ma quest'ultima è nei primi posti per le multinazionali farmaceutiche che la producono, e poi se la vietano, come fanno a curarsi molte donne, a parte non rimanere incinte?
la mia credibilità non conta, contano però i numeri di statistiche: la pedofilia è lì dentro, ormai ovunque, ma loro battono quasi il record, non credere che sia una gioia riportare queste cose per me, anzi!
siamo un paese di anziani, tutto qui, c'è bisogno di natalità, e parlare di vita mi sembra un'illusione che si da anche a molte future e probabili madri, a cui viene vietato di curarsi e rimanere incinte con metodi usati però in altri paesi, mi sembra un paradosso.
così come è vietato per staminali ed altro.. insomma tutto proibito.
il grande uomo che hai citato prevedeva la vasectomia per prevenire l'aborto: pensi ci siano italiani disposti a questo? se pensi che manco il preservativo dovrebbero usare per la chiesa figurati se farebbero quello che hanno fatto in india!

Anonimo ha detto...

Mi rivolgo a Laura blindsight a cui chiedo con che
diritto si permette di dire certe cose.
La chiesa nasconde cose come maternita' salute liberta' ?
Parli della chiesa come se fosse una setta che
nasconde la pedofilia e fai esempi come i
profilattici dei papaboy facendoli passare per
bestie e usi l'argomento sesso per screditare
cattolici e chiesa cattolica.... che discorsi sono
che la tua vita la ami troppo per non metterla in
mano alla chiesa ?
Sei offensiva..a fare certi discorsi....
Ferisci me e chi fa della chiesa il nostro punto di
riferimento e questo fa male a te che scrivi certe cose
e a chi come me le legge.
Anna

Laura Raffaeli ha detto...

non leggere anna, tanto facile! è vero, anche quando cadde - in teoria - l'inquisizione molte persone stettero male come te di fronte a certe verità, poi gli stessi cominciarono a capire che il papa doveva comportarsi diversamente, quindi nei secoli cambiarono un po' le cose, ho detto un po', comunque': io non offendo, semmai voi di chiesa offendete me, che vorrei curarmi con staminali, che vorrei abortire se violentata, che vorrei far usare il preservativo per non prendermi malattie, che vorrei non sentirmi una peccatrice ogni volta che faccio qualcosa per vivere.
la tua rezione è così triste, c'è troppa difensiva, senza cognizione di causa, nè informazioni che solo in italia non vengono diffuse, anche coda di paglia direi.
non offendere la mia religione, si può essere fedeli senza necessariamente essere burattini di un papa, e non sono una "peccatrice" se cerco di dire verità.
in altri tempi saresti stata una di quelle che, spacciandosi per donna di chiesa, mi avresti mandata su un patibolo, voi di chiesa che parlate di vita, con la pena di morte fino all'altro giorno.
rispettiamo tutti anna, non c'è solo il papa, ed ora stiamo parlando di chiesa che impone regole ad una nazione, cioè uno stato politico come il vaticano, e la religione la lascerei fuori, tutto ben diverso dalla tua difesa ingenua e bigotta, lasciatelo dire.
parlo di vaticano come stato politico e se dico cose vere (ovvio che tra i papaboys ci sarà stato qualcuno che non ha usato il preservativo, o si è astenuto proprio, ma l'eccezione, ripeto, non la regola, perchè erano migliaia e migliaia).
la verità è quella che ti fa arrabbiare, senza ragioanmento alcuno, come troppi altri in questo paese dove tutto succede ma non si deve dire.
laura

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe che oltre agli embrioni, l'attenzione di Chiesa e Stato andasse a tutti quei milioni di bambini, già nati, che miseria e fame sterminano ogni anno nel mondo, sotto i nostri occhi, troppe volte indifferenti...di credenti e non!

InMezzoAlCielo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
InMezzoAlCielo ha detto...

(chiedo scusa ma ho fatto un copia incolla lasciando indietro un pezzetto e ho cancellato)

Caro Filippo, il sasso nello stagno che lanci questa volta mi mette in difficoltà e non riesco a rilanciartene un altro. Chiedi commenti su aspetti parecchio difficili da affrontare e, nonostante io sia un provocatore, come avrai notato, questa volta non me la sento di provocare e nemmeno me la sento di esprimere una mia idea ben precisa. Perché un' idea ben precisa io non ce l'ho.

Premetto che sono molto, molto distante dalla Chiesa Cattolica e non sono credente ma guardo con molto rispetto e attenzione chi lo è.

Aborto e eutanasia.

Per quanto mi riguarda, la Vita ha un significato che va oltre le imposizioni di pensiero di una religione o cultura e ritengo naturale e coerente il punto di vista di un ateo nella sua considerazione e presa di posizione, ad esempio sull'aborto, tanto quanto è coerente il punto di vista di un cattolico.

La Chiesa Cattolica è composta da esseri umani che Dio non l' hanno mai nè visto nè sentito e sono soggetti a vizi e virtù, esattamente come qualsiasi altro essere umano. E riferendomi al commento di Anna non posso che esprimerle tutta la mia solidarietà nella considerazione che, nel bene o nel male, la Chiesa Cattolica è e resta l'unico punto di riferimento di un credente praticante per quanto possa anche essere terra di rifugio per quelli che di essere umano hanno ben poco. Che la Chiesa Cattolica abbia più che limiti, prese di posizione spesso paradossali, questo lo sa anche la Chiesa stessa. Tant'è che parecchi suoi esponenti in alcune parti del mondo invitano all'uso del profilattico, piuttosto che nella battaglia nel consentire il matrimonio dei preti.

La Chiesa Cattolica stava subendo un forte cambiamento ideologico grazie a Papa Wojtyla Purtroppo il Papa attuale è piuttosto oserei dire "fondamentalista" ma ciò non toglie che la strada è già tracciata e sono certo che col tempo molte prese di posizione si trasformeranno in una più coerente apertura, nel frattempo fare di tutta l'erba un fascio non porta beneficio alcuno, piuttosto crea un astio, un distacco e l'automatica suddivisione in categorie del tipo: nella Chiesa Cattolica ci sono preti pedofili quindi la Chiesa Cattolica è la fucina della pedofilia. Oppure, io faccio sesso con la mia ragazza ma non siamo sposati e quindi sono un peccatore. In entrambi i casi c'è un punto comune: l'estremismo. Gran brutta cosa e da cui io mi dissocio totalmente e su cui invito a usare la ragione, ammesso che la si abbia, e a giudicare da alcune prese di posizione che ho letto, la strada per l'apertura, da entrambe le parti, sarà molto lunga e tortuosa.

Marco

Anonimo ha detto...

Prendo spunto dal commento di Marco per dire che, secondo me, è fondamentale esprimere il proprio parere, ma bisogna essere disposti ad anche ascoltare gli altri.
Restare fermi sulle proprie posizioni non porta da nessuna parte. Occorre confronto, dialogo e un po' di autocritica.

Filippo ha detto...

Caro Marco, sono d'accordo con te: le generalizzazioni e il fare d'ogni erba un fascio non portano da nessuna parte. Il sasso che ho lanciato infatti, non voleva essere l'affermazione di un'idea, bensì la ricerca di un sereno confronto attraverso quel nobile strumento di comunicazione tra gli esseri umani che porta il nome di dialogo.

Laura Raffaeli ha detto...

però non generalizzate voi, e non chiudete con frasi incomplete, a cui manca solo "amen".
ho conosciuto preti, sia missionari che molto importanti, qualcuno che voleva diventare papa, posso assicurare che sono uomini come tutti gli altri, ma ho anche conosciuto suorine e madri superiore, e mi manca roma certe volte per queste cose, perchè sono tutte persone eccezionali.
mi hanno detto, insegnato cos'è il vaticano: io per prima non faccio quindi di certo di tutta l'erba un fascio, semmai cerco di sfasciare mummie, quelle create da una chiesa che è l'unico punto di riferimento si - e non credo serva la solidarietà di altri per capire questa cosa, solidarietà che metterei in cose più importanti invece - ma se ne approfitta, a cominciare con molti di loro stessi, perchè lì dentro non sono molti a comandare.
il papa precedente comunque non aveva portato una grande svolta di progresso, semmai ha avuto un grande pregio: carisma e amore per la madonna, quindi per le donne e i giovani in generale, purtroppo anche lui ad un certo punto ha subito questo suo essere leggermente più aperto, tanto che gli spararono, ecc. ecc. e non dimentichiamo che arrivava dopo un altro ammazzato di notte... ma questa è la vita politica di tutti gli stati, per questo non mischierei la religione, il credo e l'osservanza, alla politica.
la pedofilia non è certo solo in chiesa, ma fino al secolo scorso era proprio lì che venivano protetti questi maiali, però non è una mia opinione, ma realtà ammessa dalla chiesa stessa, quindi non capisco perchè prendersela tanto, poi con me che riporto solo notizie reali e dirmi che offendo e faccio di tutta l'erba un fascio.
ma la storia del vaticano, credo, la sappiamo tutti: io avevo capito, e scusate se ho capito male, che si parlava di una giornata, ed ho dato il mio parere dal primo commento.
insisto, e non sono l'unica credente a dirlo, che si dice: "osservante", perchè ognuno tra gli umani che crede in un dio è credente, ma si osservano modi diversi per stargli vicino.
c'è una cultura anche nella religione che, questo per me, va rispettata.
ecco, sapete cosa manca? dalla chiesa intendo? il rispetto, che se manca genera ignoranza.
mi stupisco che bisogna ricordare a chi dice di essere credente, la storia di uno stato quale la chiesa (ad esempio penso che tutti sapessero già che i papi si sposavano, come si sa che in molti conventi l'aborto è stato effettuato centinaia di volte, ricordando che non sono cose che mi invento, ma cronaca che viene insabbiata per non farla ricordare a nessuno).
tutte le volte che scrivo qui mi sembra un ring: chi rilancia sassi,chi non sa dare un parere su una giornata per la vita, chi si offende e mi dice "non ti permettere", chi non vuole dialogo, ecc. ecc. insomma non mi sembra proprio un posto per me, c'è solo laura che è aperta ad ascoltare tutte le opinioni senza fare di un blog un ring, un'arena, o un rogo, o peggio ancora un oratorio, quindi, la mia la sapete, ora sapete che è anche quella di altra gente che vive in vaticano, ciao laura

Filippo ha detto...

Questo Blog non è e non vuole essere nè un ring, nè tanto meno un oratorio... lungi da me che neppure sono credente! Per quanto mi riguarda chiunque voglia scrivere e dare il proprio contributo al dialogo è sempre il benvenuto. Laicità vuol dire essere aperti al confronto... di gente con la verità in tasca ormai ce n'è fin troppa!!!

InMezzoAlCielo ha detto...

Laura il punto è che mentre io leggo i tuoi interventi non sento la tua voce, non colgo il tuo stato emotivo ma percepisco le tue idee sulla base di come le scrivi. Purtroppo questo è il limite di una comunicazione attraverso la scritura ed anche il motivo principale dell'invenzione delle emoticons.
Affrontare argomenti così delicati e complessi come la religione richiede da parte di chi interviene un maggiore sforzo e pure un po' di diplomazia.
Tu scrivi "a getto" perché sicuramente sei una persona istintiva e schietta ma non ti devi dimenticare che chi legge ne può restare scosso o sentirsi, come è accaduto, offeso.
Nel mio intervento del precedente blog tu non hai colto la provocazione ma ne hai fatto una questione personale. Al tempo stesso pretendi che tutti accettino, ed in silenzio, le tue opinioni. Una via di mezzo tu credi che la possiamo trovare?

Marco

Anonimo ha detto...

Commentando un post precedente avevo detto che questo e tanti altri blog sono strumenti preziosi per far sentire la nostra voce, per questo credo sia sbagliato non approfittarne. A mio parere Filippo ha la capacità di affrontare temi molto importanti con rispetto. E'evidente quale sia il suo pensiero, ma ha voglia di conoscere le idee degli altri e chiede risposte delicate a domande impegnative.
Perchè dico "delicate"? Perchè si parla di vita, di morte e di fede. Io partecipo a questa discussione e alle altre perchè ho voglia di confrontarmi e di crescere. Ascolto una parte e l'altra e cerco di trarne insegnamento.